UCI, proseguono i test sulla sicurezza: niente radioline in alcune tappe di Giro di Polonia e Vuelta a Burgos

A un mese dall’annuncio di alcune novità in tema di sicurezza, l’UCI traccia un primo bilancio e prevede ulteriori test per le prossime settimane. Delle quattro misure elaborate assieme a SafeR, il comitato dedicato alla sicurezza nato lo scorso anno e comprendente rappresentanti di tutte le parti interessate del ciclismo su strada, due sono già state testate nelle prime due settimane del Tour de France, ovvero la modifica della regola dei 3 KM, con possibilità di estenderla fino a 5 KM, e la semplificazione del metodo di calcolo dei distacchi negli arrivi in volata. Entrambe le iniziative, fa sapere il massimo organismo mondiale del ciclismo, hanno ricevuto feedback positivi dalle parti interessate, con le sperimentazioni che proseguiranno e verranno effettuate anche in due tappe del Tour de France Femmes e in quattro della Vuelta a España.

Riguardo alle altre due misure annunciate il mese scorso, quella relativa all’introduzione di un sistema di cartellini gialli verrà testata, come già era previsto, dal 1° di agosto al 31 dicembre nelle corse WorldTour e Women’s WorldTour in vista dell’effettiva introduzione a partire dal 1° gennaio 2025, mentre quella relativa alla restrizione sull’utilizzo delle radioline in gara verrà sperimentata in tre tappe del Giro di Polonia (12-18 agosto) e alla Vuelta a Burgos (5-9 agosto).

SafeR sta anche lavorando ad una seconda fase di studio su transenne e barriere utilizzate per proteggere la zona di arrivo delle gare per definire nuovi standard in termini di design, dimensioni, resistenza e assorbimento degli urti. Inoltre, sta aumentando i propri investimenti in risorse per aumentare l’efficacia del database degli incidenti di gara, istituito in collaborazione con l’Università di Gand, in Belgio. Dall’analisi di questo database, dal quale si evince che circa il 49% degli incidenti si verificano negli ultimi 40 chilometri di gara, coinvolgono in media due o tre corridori e spesso si verificano poco prima di punti di interesse come salite, settori di pavé e volate, nonché su strade scivolose, vicino/sulle infrastrutture del traffico o durante le discese, verranno fornite raccomandazioni per migliorare la sicurezza.

“Il lavoro di SafeR per migliorare la sicurezza nelle competizioni professionistiche su strada maschili e femminili ha acquisito un grande slancio negli ultimi mesi – ha dichiarato il presidente dell’UCI David Lappartient – Sono molti i fattori che contribuiscono alla sicurezza delle persone presenti alle gare e SafeR li sta studiando tutti, raccogliendo informazioni, analizzando dati, ascoltando le preoccupazioni delle parti interessate e formulando raccomandazioni. Le misure di sicurezza annunciate a giugno e già testate sono segnali concreti che ci stiamo muovendo nella giusta direzione quando si tratta di sicurezza nelle gare su strada professionistiche maschili e femminili”.

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